Modello di Certificazione del Credito d'Imposta R&S+I+D

Certificazione del credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica

Scopri il modello di certificazione del credito d’imposta

Con il Decreto direttoriale 5 giugno 2024 è stato pubblicato il modello di certificazione del credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

Abbiamo già spiegato in questo articolo, perché conviene certificare il credito, vediamo ora nel dettaglio il documento.

Dati Aziendali

La certificazione inizia con l’identificazione del certificatore e i dati dell’impresa, i dati del progetto di ricerca e dei relativi sottoprogetti. Questa sezione non presenta particolari complessità

Assenza di conflitto di interesse

Anche se il modello varia da persona fisica, impresa di consulenza o università/ente di ricerca, l’obiettivo è di affermare che il certificatore chiamato a esprimersi sull’attività aziendale, non ha conflitti di interesse con l’azienda stessa.

Qui occorre fare attenzione, poiché un consulente che ha precedentemente redatto il dossier R&S per l’azienda, se viene ora chiamato a certificare tale dichiarazione, a giudizio delle scrivente, si viene a trovare in una palese situazione di conflitto di interesse.

Si consiglia quindi di far redigere la certificazione a un soggetto diverso da colui il quale ha accompagnato, l’azienda nella dichiarazione del credito R&S.

Indicatori R&S

Segue quella che è la raccolta di informazioni relative agli indicatori R&S, ovvero quegli elementi che suggeriscono la presenza di attività strutturate di R&S all’interno dell’azienda, e permettono di sostenere il carattere sistemico (5° criterio del Manuale di Frascati) delle attività di R&S aziendali.

Descrizione del progetto o del sottoprogetto

Troviamo quindi la parte descrittiva per ogni progetto o sottoprogetto dove si deve dettagliare l’attività. E’ importante notare la richiesta dello stato dell’arte e non dello stato del mercato. Consiglio di pianificare e documentare con attenzione le attività e farle valutare preventivamente da un esperto.

  • Settore e ambito del progetto
  • Individuazione del problema (scientifico, tecnologico o altro) e della necessità che il progetto
    si propone di risolvere
  • Stato dell’arte del settore del progetto
  • Definizione dell’obiettivo del progetto
  • Gruppo di lavoro impiegato nel progetto
  • Accordi con portatori di interesse e contratti di collaborazione con università, enti di ricerca,
    ecc.
  • Indicatori di performance scelti per valutare i risultati (efficienza, tempistica, percentuale di
    errore…)
  • Attività e fasi del progetto
  • Criticità e tentativi realizzati durante l’esecuzione dell’attività
  • Risultati conseguiti o attesi
  • Divulgazione o trasferimento dei risultati
  • Brevetti/Richiesta di brevetti o protezione della proprietà intellettuale
  • Processo di revisione a seguito dell’attuazione del progetto

Sezioni relativa alla parte finanziaria dei progetti

Nella terza sezione occorre descrivere gli aspetti finanziari della dichiarazione, in particolare si comincia dalla durata del progetto e dalle storico delle spese e del credito legato a tale progetto.

Seguono le varie casistiche a seconda dell’anno di dichiarazione: le tabelle per R&S, per innovazione tecnologica e design, ideazione estetica. Riporto i casi relativi alla R&S.

Classificazione delle attività

In questa sezione ci sono varie opzioni tra cui scegliere, per identificare le attività; ne riporto un estratto. Occore prestare attenzione nella corretta identificazione, poiché la distinzione non è sempre semplice.

Certificazione e firme

Infine, il certificatore conclude il documento firmando digitalmente quanto dichiarato, l'”oppure” sembra suggerire che in alternativa puo’ firmare il rappresentante legale, ma secondo me c’é un refuso e probabilmente dovranno esserci entrambe le firme.

Cosa ricordare

Come avuto potuto vedere la certificazione è un processo complesso che richiede una buona conoscenza della materia da un punto di vista tecnico e fiscale. Quando scegliete un certificatore assicuratevi di valutarne le competenze, evitate di farne una mera questione di prezzo. Le informazioni che scrive arrivano al ministero: errori o incogruenze vengono visti e generano richieste di integrazioni, che se non si è in grado di produrre, generano una mancata certificazione ed è facilmente immaginabile un controllo a stretto giro sui crediti pregressi.

AG Consulting è a vostra disposizione per certificare i vostri crediti R&S+I+D.

Contattateci per un audit gratuito

Compensare i crediti d'imposta

Codici Tributo per Compensare i Crediti d’Imposta Transizione 4.0


Ecco i codici tributo per compensare i crediti d’imposta Transizione 4.0 (beni materiali e immateriali e ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative), istituiti con risoluzione n. 3/E del 13 gennaio 2021 e n. 13/E del 1° marzo 2021:

6936”, denominato “Credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’allegato ‘A’ alla legge n. 232/2016 – art. 1, commi 1056, 1057 e 1057-bis, legge n. 178/2020”;

6937”, denominato “Credito d’imposta investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’ allegato ‘B’ alla legge n. 232/2016 – art. 1, comma 1058, legge n. 178/2020”;

6938” denominato “Credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo, transizione ecologica, innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative – art. 1, c. 198 e ss., legge n. 160 del 2019”;

6939” denominato “Credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo – Misura incrementale per gli investimenti nelle regioni del Mezzogiorno – art. 244, c. 1, DL n.
34 del 2020”;

6940” denominato “Credito d’imposta investimenti in ricerca e sviluppo – Misura incrementale per gli investimenti nelle regioni del sisma centro Italia – art. 244, c. 1,
DL n. 34 del 2020”.

Certificazione attività R&S+I+D

Al via la certificazione delle attività di R&S+I+D

Scopri come ottenere la certificazione delle attività di R&S+I+D

Ottima notizia per la tanto attesa certificazione delle attività di R&S+I+D.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato l’elenco degli esperti a livello nazionale per la certificazione delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione, design e ideazione estetica (R&S+I+D).

Questo elenco è fondamentale per le aziende che desiderano usufruire del credito d’imposta, in quanto solo i certificatori presenti nell’Albo sono autorizzati a convalidare gli investimenti effettuati.

Se vi chiedete perché è una buona idea certificare i crediti, ve lo spieghiamo in questo articolo.

AG Consulting fa parte degli esperti per la certificazione, come trovarci? ;

AG Consulting fa parte dei 304 esperti a livello nazionale per la certificazione delle attività di R&S+I+D.

Denominazione: Andrea Luigi Guerra

Numero di iscrizione: 000227

Vediamo ora cosa deve fare un’impresa per mettere al sicuro i propri crediti passati e quelli futuri.

Certificazione delle attività di R&S+I+D: come funziona la piattaforma?

A partire dalle ore 14:00 del 15 maggio, le imprese possono accedere alla piattaforma di selezione del certificatore direttamente online.

L’impresa che ha effettuato o che intenda effettuare investimenti, può selezionare il certificatore prescelto per attestare la conformità degli investimenti, e versare i diritti di segreteria.

Ecco la guida passo passo, per compiere l’operazione.


Anche se l’Albo dei certificatori e la piattaforma per la selezione sono già attivi, bisognerà attendere ancora qualche giorno per la pubblicazione del modello di certificazione da utilizzare e delle linee guida per i certificatori. Questi documenti saranno essenziali per garantire che la certificazione degli investimenti avvenga in modo corretto e conforme alle normative vigenti.

Certificare crediti R&S+I+D

Perché certificare i Crediti d’Imposta R&S+I+D?

Vantaggi e procedura

Certificare i Crediti d’Imposta R&S+I+D è ora possibile!

Il decreto legge n. 73 del 2022 (cosiddetto decreto semplificazioni), convertito, dalla legge 4 agosto 2022, n. 122, ha introdotto la possibilità di certificare l’ammissibilità delle attività di ricerca e sviluppo, innovazione, design e ideazione estetica (R&S+I+D).

Cos’è la Certificazione dei Crediti d’Imposta R&S+I+D

La certificazione del credito d’imposta per le attività di R&S+I+D, è un documento tecnico che attesta che le attività svolte dalle imprese rientrano tra quelle ammissibili per ottenere il credito d’imposta.

Per quali Crediti d’Imposta R&S+I+D si applica?

La certificazione può essere richiesta per le dichiarazioni future a venire, ma soprattutto anche per le dichiarazioni già effettuate negli anni precedenti (anche ante 2020) a condizione che le violazioni relative all’utilizzo dei crediti d’imposta nei medesimi periodi non siano state già constatate con processo verbale di constatazione, quindi anche se sono già stati effettuati accessi, ispezioni e verifiche.

Chi sono i Certificatori dei Crediti d’Imposta per attività di R&S+I+D

Questa certificazione è rilasciata esclusivamente dagli esperti qualificati iscritti all’Albo dei Certificatori. È distinta dalla certificazione delle spese, che verifica invece l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili.

Questi certificatori dovranno garantire professionalità, onorabilità e imparzialità. E’ un’opinione personale, ma si consiglia attenzione nella scelta, poiché l’eventuale consulente che vi ha già curato la dichiarazione in passato e che ora si propone anche come Certificatore, potrebbe non rispettare il criterio dell’imparzialità agli occhi dell’Amministrazione.

Vantaggi nel certificare i Crediti d’Imposta R&S+I+D per le Imprese

La certificazione del Credito d’Imposta R&S+I+D ha effetti vincolanti nei confronti dell’Amministrazione finanziaria, fornendovi una penalty protection.

Questo significa, in parole povere, che se le vostre attività sono state certificate da un Certificatore, potete dormire sonni tranquilli.

Come abbiamo visto può avere effetto anche retroattivo, perciò è consigliato mettere al sicuro le dichiarazioni degli anni passati.

Procedura per certificare i Crediti d’Imposta R&S+I+D

Il Ministero ha attivato un sito web dedicato con l’elenco dei certificatori e una piattaforma attraverso la quale le imprese possono scegliere il certificatore e avviare l’iter per ottenere la Certificazione del Credito d’Imposta R&S+I+D.

Spieghiamo nel nostro articolo, passo a passo, tutti i passaggi per accedere alla piattaforma e iniziare il processo per certificare i crediti d’imposta R&S+I+D.

Cosa ricordare

La certificazione dei Crediti d’Imposta R&S+I+D è una grande opportunità per le imprese, poiché le ripara da controlli e errate interpretazioni, garantendo serenità e certezza nel programmare gli investimenti. Si possono certificare anche crediti pregressi, e si consiglia di evitare di far certificare alla stessa azienda di consulenza che ha già fatto la certificazione per delle ragioni di conflitto di intessi.

AG Consulting è a vostra disposizione per certificare i vostri crediti R&S+I+D.

Contattateci per un audit gratuito

Compensare i crediti 4.0

Compensare i Crediti d’Imposta 4.0

Riaperta la possibilità di compensare i crediti Transizione 4.0

Compensare i crediti 4.0 era diventato impossibile? Non più!
Lunedì 29 aprile segna una data significativa per le imprese italiane, che potranno tornare a beneficiare dei crediti d’imposta previsti dal piano Transizione 4.0. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha reso noto che è stato emanato un decreto che permetterà alle aziende di riprendere la compensazione dei crediti d’imposta, un’iniziativa che rafforza l’ecosistema imprenditoriale nel contesto della trasformazione digitale.

Inoltre, è importante ricordare che la compensazione dei crediti era stata temporaneamente sospesa a seguito della risoluzione n. 68/E del 12 aprile 2024 dell’Agenzia delle Entrate, in attesa che fossero resi disponibili i nuovi modelli di comunicazione. Il decreto direttoriale ora specifica il contenuto e le modalità di invio di questi modelli, che comprendono due formati differenti: uno per gli investimenti in beni strumentali nuovi, essenziali per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (Transizione 4.0), e l’altro per i crediti relativi agli investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

Modelli di comunicazione per compensare i crediti Transizione 4.0

Dalle ore 12 di lunedì 29 aprile 2024, è possibile compilare i modelli di comunicazione per compensare i crediti d’imposta per gli investimenti del piano Transizione 4.0, ai sensi dell’art. 6 del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39 e come da decreto direttoriale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 24 aprile scorso.

Dalle ore 10 del 18 maggio 2024, tali moduli vanno compilati tramite registrandosi al GSE (nel prossimo paragrafo trovare la guida su come fare) e accedendo all’area clienti.

Qui dovete cliccare su applicazione “Transizione 4.0 – Accedi ai questionari

Quindi selezionare la tipologia di investimento.
Infatti, il MIMIT ha approvato due diversi modelli di comunicazione dei dati e altre informazioni da fornire.

I crediti di imposta a cui questi si applicano sono:

  • Gli investimenti in beni strumentali nuovi, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
  • Gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.

Come registrarsi al GSE ?

Potete cliccare direttamente a questo link: https://areaclienti.gse.it/nac-public/registration per accedere alla pagina di registrazione. Ecco una guida per aiutarvi nel processo:

Comunicazione preventiva e consuntiva

Una volta registrati al GSE va determinato quali comunicazioni inviare poiché sono previste una o più comunicazioni.
Infatti, in alcuni casi sarà obbligatorio mandare solo una comunicazione consuntiva alla fine dell’investimento, mentre in altri andrà “prenotato” il credito con una comunicazione preventiva (ovvero prima di realizzare l’investimento) e poi una consuntiva una volta terminato.

La distinzione si fa sulla basa della data dell’investimento:

  • sia preventiva che consuntiva, per tutti i tipi di investimento che si intende effettuare a partire dal 30 marzo 2024
  • solo consuntiva
    • per gli investimenti in beni strumentali nuovi effettuati dal 1° gennaio 2023 al 29 marzo 2024
    • per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica effettuati dal 1° gennaio 2024 al 29 marzo 2024

Come compilare le comunicazione?

Il GSE ha messo a disposizione una guida, clicca qui per accedervi

Ecco alcuni punti da tenere a mente quando si compila la comunicazione:

– All’interno dei campi da compilare, deve necessariamente essere inserito un punto e non una virgola per i numeri decimali;

– la data iniziale deve coincidere con la data del primo impegno giuridicamente vincolante che rende gli investimenti irreversibili;

– la data finale deve coincidere con la data (presunta in caso di comunicazione preventiva) di completamento degli investimenti;

– come anno di riferimento va indicato l’anno di completamento dell’investimento agevolato riportato nella comunicazione (non più l’anno di interconnessione) [Risoluzione 25/E/2024 dell’Ade];

Nel caso in cui i crediti utilizzati in compensazione non trovino riscontro nei dati delle comunicazioni trasmessi dal Ministero delle imprese e del made in Italy all’Agenzia delle Entrate, i relativi modelli F24 saranno scartati”. [Risoluzione 25/E/2024 dell’Ade]

Ricordiamo in particolare che:

  • Sui moduli deve necessariamente essere apposta la firma elettronica qualificata da parte del Rappresentante Legale o di uno dei Rappresenti Legali, il cui certificato digitale deve essere in corso di validità e rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari accreditato AgID (https://www.agid.gov.it/piattaforme/firma-elettronica-qualificata/certificati).
  • Il sistema per la compilazione dei moduli (SIAD) è ottimizzato per browser Chrome, Firefox e IE10 ma supporta, per l’apertura e la compilazione dei pdf, esclusivamente Adobe Reader 9.1 e superiori. Se richiesto, sarà necessario autorizzare l’esecuzione di Javascript.

Come compensare una volta fatta la comunicazione?

Completati questi passi, che si aggiungono al requisito dell’interconnessione, l’azienda può compensare in F24 i propri crediti utilizzando i codici corrispondenti, che per comodità vi riportiamo nell’articolo sottostante.

Cosa ricordare

La ripresa della compensazione dei crediti d’imposta nel quadro del piano Transizione 4.0 è una notizia positiva per il tessuto imprenditoriale italiano. La normativa ha avuto rapidi cambiamenti, ed è ancora in evoluzione. Si consiglia prudenza e l’avviso di un esperto, prima di formalizzare gli investimenti o le compensazioni. AG Consulting è al tuo fianco per accompagnarti.
Non esitare a contattarci per maggiori informazioni.

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